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X); i nomi delle variabili possono essere soltanto di uno o due caratteri alfanumerici, di cui il primo, ovviamente, sempre alfabetico, ma non possono contenere simboli speciali o caratteri grafici. Quanto a vettori e matrici, essi possono essere costituiti anche da stringhe, ma non possono avere piu' di due dimensioni. Il trattamento delle stringhe puo' dirsi relativamente completo: il linguaggio dell'MZ-80K permette, tra l'altro, la valutazione della loro lunghezza, l'estrazione di una sottostringa, la conversione in variabile numerica e viceversa. Ma mentre e' possibile verificare l'uguaglianza di una stringa con un'altra, non esiste uno statement del tipo IF A$>B$ THEN..., il che costringe, per esempio quando si desideri effettuare un ordinamento alfabetico, ad usare ripetutamente, con sensibile perdita di velocita', una routine a base di statement del tipo ASC (MID (A$),N,1) in grado di estrarre dai due nomi da confrontare i codici ASCII di ciascun carattere, che, trattandosi di variabili numeriche, possono essere invece ordinati. Per quanto riguarda la sintassi, dobbiamo dire che I'MZ-80K non e' "troppo pignolo": ci riferiamo, in particolare, alle spaziature tra una parola riservata e l'altra e/o le variabili, che possono essere omesse nella maggior 

Il BASIC puo' essere caricato introducendo la relativa cassetta nel registratore, digitando LOAD e premendo CR. Al termine dell'operazione la macchina segnala con un "prompt" quadrato, nel monitor e' un asterisco, l'avvenuto passaggio in BASIC. Contemporaneamente viene indicata la memoria disponibile per l'utente

Un esecutore accurato

Come accennato, I'MZ-80K e' dotato di un oscillatore monofonico a tre ottave, in grado quindi, di suonare semplici brani musicali. La relativa programmazione in BASIC e' quanto mai semplice e tale da consentire a chiunque, anche se non e' molto allenato a leggere uno spartito, di "trascrivere" ed eseguire un brano. Un esempio della notazione Sharp, tratto da uno dei programmi applicativi registrati sul disco Master, e' mostrato in fotografia.
Gli statement previsti per il controllo dell'oscillatore sono due, TEMPO e MUSIC: il primo assegna il tempo, cioe' in pratica regola la velocita' di esecuzione, attraverso il valore assunto da una variabile compresa tra 1 e 7; TEMPO 1 e' il tempo piu' lento, corrispondente all'incirca ad un "adagio", mentre TEMPO 7 e' ovviamente il piu' veloce, "molto allegro, presto".
Lo statement MUSIC, invece, produce la melodia: ciascuna nota, compresi i semitoni, viene indicata con la lettera corrispondente nella notazione anglosassone, C=do, #C=do diesis, D=re, e cosi' via, preceduta, se necessario, dall'indicazione dell'ottava. Quella specie di lineetta visibile per esempio alla linea 1020, in fotografia, indica la ottava immediatamente superiore a quella centrale, mentre una lineetta analoga, ma posta inferiormente, indica la ottava inferiore a quella centrale. Nessuna designazione di ottava e' necessaria per note appartenenti a quella centrale, e per note successive alla prima che appartengano alla medesima ottava. La durata di ogni singola nota viene stabilita da una cifra che segue ciascuna nota, durata che puo' essere compresa tra 1/32 e 4/4; ad esempio MUSIC "E5" indica un mi di 1/4, MUSIC "G9B0" indica un sol di 4/4 seguito immediatamente da un si con durata 1/32. Note della stessa durata non necessitano della ripetizione della durata: MUSIC "CDEFGAB C" e' una scala in do maggiore che inizia nella ottava centrale e termina con il do di quella immediatamente superiore. Per le pause vale lo stesso sistema, solo che vengono indicate con R (R7=: pausa di 2/4). Quando le stringhe diventano troppo lunghe possono evidentemente essere spezzate cosi' come possono essere spezzate anche per separare il ritornello e cosi' via.
Quanto all'orologio, si tratta di un contatore che viene inizializzato ogni volta che si accende la macchina, non e' dotato infatti di batterie che ne consentano il funzionamento anche ad apparecchio disconnesso dalla rete. La "lettura" e la "scrittura" dell'ora si effettuano con la variabile Tl$, servendosi di una stringa di sei cifre suddivise idealmente a gruppi di due rispettivamente per le ore, i minuti ed i secondi. Per "rimettere" l'orologio in sincronismo con l'ora locale, ad esempio alle ore 13, basta impostare sulla tastiera qualche secondo prima dell'una Tl$ =130000 e premere il CR all'ora esatta L'esecuzione di istruzioni del tipo PRINT Tl$ non intralcia, ovviamente il conteggio. e' cosi' possibile, combinando le possibilita' musicali e grafiche dell'MZ-80K, realizzare via software una sveglia che suona la melodia preferita, od un orologio a tutto schermo, o addirittura un timer, connesso con qualche dispositivo esterno per mezzo dell'unita' di interfaccia.
A.M.