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re e' che l'MZ-80K e'
dotato, oltre alle maiuscole, anche dei caratteri alfabetici minuscoli
cui, tuttavia, si accede non, come sarebbe stato lecito aspettarsi, con
lo SHIFT, ma premendo contemporaneamente due tasti: lo SHIFT e quello
siglato SML CAP. In questa maniera la tastiera rimane per cosi' dire
"congelata" nel modo "minuscole", segnalato dal led spia che da verde
diventa rosso. L'ingresso nel modo "minuscole" non ha invece
conseguenze sul carattere, nella maggior parte dei casi un simbolo
grafico, generato quando si preme lo SHIFT: in definitiva quasi tutti i
tasti sono a tripla funzione. In pratica, scrivere in maniera "normale"
e' scomodo, perche' bisogna premere SHIFT + SML CAP prima di ogni
maiuscola (o gruppo di maiuscole) e SML CAP per tornare alle minuscole.
Segnaliamo che e' possibile trasformare facilmente la sezione destra
della tastiera, quella con i tasti blu, in tastierino numerico
sostituendo una ROM sulla piastra madre (costo 150.000 lire); con tale
modifica si hanno a disposizione oltre alle dieci cifre e agli
operatori matematici, anche quattro tasti separati per il movimento del
cursore, che semplificano molto l'utilizzazione. La perdita della
possibilita' di introdurre da tastiera parte dei simboli grafici ci
sembra relativamente marginale in quanto molti continuano ad essere
accessibili, e comunque gli altri possono essere chiamati da software
per esempio con l'istruzione CHR$ del BASIC. Tra i simboli grafici
richiamabili solo da software, e quindi non indicati sulla tastiera,
segnaliamo quelli relativi a diodi, condensatori e transistor (pnp ed
npn) che consentono, sia pure con una certa fatica a livello di
programmazione, di disegnare schemi elettrici. Il video dell'MZ-80K puo' essere considerato di dimensioni medio grandi, 10 pollici, soprattutto visto che la capacita' e' di soli 1000 caratteri (25 righe per 40 colonne). La matrice di punti e' 8x8, il che consente la realizzazione anche di campi pieni, mentre per i caratteri alfanumerici prevede i cosiddetti "discendenti", che facilitano la lettura. Sebbene i fosfori siano grigi, la lettura e' abbastanza agevole, grazie anche ad una buona definizione, soprattutto nella parte centrale. Funzionamento ed utilizzazione: il BASIC Al momento dell'accensione la macchina lancia il programma monitor SP-1002 segnalato dalla comparsa della apposita scritta nonche' dal lampeggiare del cursore, in questo caso un asterisco. Per caricare il BASIC su cassetta bisogna digitare LOAD, ed impostare la funzione "play" del registratore: dopo un po' compare la scritta LOADING BASIC mentre a fine lettura appare la indicazione |
della memoria RAM a disposizione, il READY ed il prompt del cursore, diventato un quadratino. Allo stesso modo, impartendo il comando FD e' possibile caricare il BASIC dal disco master. Il linguaggio di questo Sharp si presenta abbastanza ricco e completo: non manca nessuna delle istruzioni base, comuni a tutti i BASIC, qualunque sia la loro origine, mentre, ovviamente, si notano differenze quando si incontrano istruzioni legate alle particolarita' di questa macchina. Non ci soffermeremo quindisulla sintassi del LIST o del FOR... NEXT, ma daremo un certo spazio al fatto che l'MZ-80K e' dotato di orologio digitale nonche' di un oscillatore programmabile monofonico a tre ottave. Le funzioni matematiche ci sembrano quelle consuete per questo tipo di macchina: funzioni trigonometriche di base, compresa l'arcotangente ATN, la radice quadrata SQR, il logaritmo naturale od in base 10, l'esponenziale, la generazione di numeri casuali, nonche' le funzioni ABS (valore assoluto), SGN(X) (signum, che vale -1,0 o +1 a seconda che la variabile X sia negativa, uguale a zero o positiva) ed INT (X) (massimo intero che non supera | La terza
funzione dei vari tasti, quella che consente per esempio di scrivere le
minuscole, si ottiene premendone contemporaneamente due, lo SHIFT ed il
soprastante SML-CAP... |
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Con una tutto sommato modica spesa e' possibile dotare I'MZ-80 di tastierino numerico rinunciando, come contropartita, alla possibilita' di introdurre direttamente dalla tastiera alcuni simboli grafici. Si tratta infatti di sostituire la ROM mostrata in fotografia, posta approssimativamente al centro della piastra stampata, con un'altra ottenibile a richiesta. Contemporaneamente si ottengono quattro tasti separati per i movimenti dei cursori. | |||