Next | Previuos | Start |
grado di interagire col
Mac II, come la scheda per la compatibilita MS DOS che utilizza un
proprio 80286. Oltre a tutto questo, siamo ben lungi dall'aver finito, presto sarà disponibile anche Unix (ribattezzato A/VX, acronimo di Apple Unix): utilizzando la MMU 68851 per gestire la memoria virtuale, sarà così possibile l'utilizzazione in multiutenza (vera). Ancora: la CPU Motorola 68020, unita al coprocessore matematico 68881, fa del Mac II una macchina dalla velocità strabiliante, comparabile a quella di molti mini dal costo ben superiore. Discorso analogo per le capacità di espansione della memoria: sapete quanti sono 2 gigabyte di Ram ? ...molti di più! La macchina arrivata in redazione in questi giorni (e non sapete quanto chiasso abbiamo fatto per averla in tempo per la prova) non dispone, purtroppo, del monitor a colori. Dovremo accontentarci per il momento del bianco/nero o, a scelta, dei livelli di grigio. Certo è stato un brutto colpo leggere sull'imballo «monochrome monitor» ... promettiamo comunque di ritornare presto sull'argomento appena avremo a disposizione l'altro monitor, naturalmente corredato da un pò ' di software capace di sfruttarlo. Descrizione generale II nuovo Mac, a differenza del primo, ha, diciamo, una forma un po' più tradizionale: questa volta il «parallelepipedo» è a sviluppo orizzontale. Il suo nuovo look è dettato dalla nuova filosofia Mac: macchina aperta, quindi possibilità di inserire schede di espansioni interne e utilizzare monitor secondo le proprie necessità, monocromatici, a colori, della dimensione voluta. La bellissima tastiera, di dimensioni |
(Fin troppo) generose, conta di ben 105 tasti
disposti ergonomicamente, dal |
disposti secondo lo standard
italiano QZERTY, con tanto di vocali accentate e tasti numerici sotto
shift. Anche le serigrafie dei primi quattro tasti funzione sono in
italiano e servono per eseguire le note operazioni di taglia e incolla
del Mac (i programmi dovranno prevederlo). Il tasto più strano è
certamente quello in alto a destra, che qualsiasi Apple-ista avrebbe
scommesso che serve per il reset da tastiera. No!, serve
«semplicemente» per accendere il computer, ma, fortunatamente non per
spegnerlo. Questa la prima grossa novità: il Mac II dispone di un
dispositivo di accensione via software utilizzabile perfino dal Finder.
Per spegnere il computer, infatti, utilizzeremo il comando «SMETTI» dal
menu a discesa «STRUMENTI». Oltre al sistema Tastiera + Menu, esiste
anche il metodo diretto «a pulsante» locato sul retro della macchina:
premendolo una volta avremo l'accensione, premendolo una seconda volta
lo spegnimento. Si tratta comunque solo di un pulsante e non di un
interruttore (quindi anche questo asservito da qualcos'altro) tant'è
che caricando qualche programma non troppo pulito, come il Flight
Simulator, questo non solo non funzionerà provocando il blocco della
macchina, ma perfino il tasto di accensione e spegnimento va in tilt: a
mali estremi, estremi rimedi: togliere e rimettere la spina
dell'alimentazione. Forse un bei interruttorone al posto di tutto il marchingegno avrebbe procurato meno seccature... Per quanto riguarda le connessioni esterne disponibili sul retro, troviamo (da sinistra) l'uscita audio, i mini connettori per tastiera, mouse, stampante e modem, una uscita SCSI per hard disk esterno, più naturalmente gli sportellini per connettersi ad eventuali schede inserite negli slot interni. Uno |
La tastiera estesa del nuovo Mac dispone di 105 tasti disposti ergonomicamente. |
Estratto da MCMicrocomputer n° 65, edizioni
Technimedia, Roma
Autorizzazione alla pubblicazione concessa.