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La possibilita' di comunicazione con le altre periferiche, ad esclusione di video, tastiera e registratore a cassette, integrate nell'"unita' centrale", e' assicurata da un connettore posteriore, cui va introdotto un cavo piatto schermato che porta all'unita' di I/O. Quest'ultima e' dotata dei buffer e degli slot per cinque interfacce parallele. La soluzione comporta una seppur lieve "proliferazione" delle parti che compongono il sistema. | principali cause di malfunzionamento di questo tipo di oggetti. Da segnalare che le principali regolazioni dello schermo, nonche' quella del volume dell'altoparlante incorporato nella macchina, sono in posizione particolarmente accessibile (vedi foto). L'MZ-80K utilizza come microprocessore uno Z-80, realizzato dalla stessa Sharp su licenza Ziiog, con clock di 2 MHz, sia per la CPU che per la gestione delle periferiche. Come di consueto la massima dimensione di memoria indirizzabile e' di 64K (indirizzo esadecimale FFFF), compresi gli 8K piu' alti riservati al controllo dei vari terminali, 4K riservati memoria video, i 4K del programma monitor, alloggiato nella parte piu' bassa, al di sotto dell'indirizzo esadecimale 1000. La configurazione base comprende 20 Kbyte RAM a disposizione dell'utente, ciascuno ovviamente da 8 bit, espandibili a 48K. Il registratore a cassette, la cui meccanica pare abbastanza robusta (i rinvii della tastiera sono metallici), serve per la memorizzazione di dati e programmi: la codifica per il trasferimento, di tipo PWM, cioe' ad impulsi modulati in durata, e' | comunque analogica, simile a quella
utilizzata dagli altri personal; l'affidabilita' di questo supporto,
percio', non dovrebbe essere particolarmente elevata, anche se beneficia
della integrazione del registratore all'interno di un unico apparecchio
(leggi regolazione dei livelli fatta una volta per tutte). Tastiera e video Torniamo all'esterno, cominciando a parlare della tastiera: costituita da un totale di 78 tasti, appare molto diversa da quella cui e' abituato chi ha una certa esperienza di macchine per scrivere o computer. Si tratta, infatti, di una tastiera che non esitiamo a definire "amatoriale", di dimensioni ridotte, in cui i tasti, quadrati, allineati in file anche verticalmente e non "sfalsati" come nelle tastiere di uso comune non sono neppure dotati dell'incavo che facilita la digitazione. Cio' provoca problemi di "ambientamento" notevoli, soprattutto in chi e' gia' abituato alle tastiere convenzionali, problemi che si estrinsecano in errori di battitura e in difficolta' nell'azionare, per esempio, lo SPACE ed il CR. Nel complesso la qualita' |
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di questa tastiera non ci
e' sembrata all'altezza del resto della macchina, ma per onore del vero
e' comunque migliore di quella, simile nella impostazione, adottata dai
primi PET; con stupore abbiamo notato che la pressione necessaria per
il contatto sembra perfino variare da tasto a tasto, probabilmente per
il diverso attrito del cappuccetto in plastica di ciascun tasto con
quelli circostanti. Fatte salve queste critiche di carattere
utilizzativo, l'organizzazione delle funzioni svolte ci pare, invece,
interessante. La tastiera e' suddivisa in tre zone: tasti neri per
l'immissione dei caratteri alfanumerici e di parte dei simboli speciali
e grafici, tasti blu, un complesso di 25, posti a destra, per i
restanti simboli grafici, tasti gialli per il controllo delle funzioni.
Quest'ultime oltre al CR (in altri personal si trovano gli analoghi END
LINE o RETURN o ENTER), comprendono il BREAK per la interruzione del
programma (SHIFT BREAK) o delle operazioni di lettura e scrittura dai
file (BREAK), nonche' i tasti per il controllo del cursore. Notiamo con
piacere la presenza dell'INSERT e del DELETE, che si rivelano
utilissimi durante l'editing cioe' la modifica o la correzione delle
righe di programma, e che mancano in altri personal. Attenzione, pero': per inserire piu' di un carattere, e' necessario usare l'INSERT ripetutamente e non una volta sola. Quanto |
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Le regolazioni del volume dell'altoparlante, destinato tra l'altro a riprodurre i suoni prodotti dell'oscillatore interno, nonche' quelle del monitor televisivo, disposte su un'unica linea, sono accessibili con molta facilita'. L'apertura dell'apparecchio si ottiene svitando solo le quattro viti inferiori. |
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ai movimenti veri e propri del cursore nelle quattro direzioni dello schermo (alto, basso, sinistra, destra), essi si possono ottenere con l'ausilio dello SHIFT e dei due tasti CURSOR, il che e' abbastanza macchinoso, soprattutto poiche' gli spostamenti all'indietro e verso l'alto, quelli che servono di piu' durante l'editing, necessitano dello SHIFT. Ci sarebbe poi piaciuto un tasto REPEAT per renderne piu' rapidi e agevoli i movimenti. Caratteristica da non sottovaluta- |