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ciascun indice può, compatibilmente con la capacità di memoria, arrivare fino a 32767. Il loop (for/next/step) può avere fino a 9 livelli (loop nel loop), mentre i livelli di subroutine possono essere ben 23. Ci sembra veramente difficile mettere in crisi il CBM quanto a dimensioni di una matrice e livelli di subroutine. E' rimasto, come nelle altre versioni, l'orologio interno, accessibile per mezzo delle variabili TIME e TIME$. Non possiamo non notare, come già fatto a proposito del 3032, la mancanza dell'ON ERROR (trasferimento del programma ad una determinata linea in caso di errore), dell'AUTO (numerazione automatica delle linee in fase di stesura di un programma) e del RENUMBER (possibilità di rinumerazione delle linee del programma contenuto nella memoria centrale). Queste ultime due funzioni, per quanto riguarda il 3032, sono ottenibili per mezzo di un programma di utility in linguaggio macchina che si carica da disco, il BASIC PLUS. Supponiamo che una simile possibilità esista anche per le serie 4000 e 8000, dotate di BASIC 4.0, anche se finora non abbiamo avuto informazioni in merito. La mancanza dell'AUTO e del RENUMBER ci sembra, specie per un computer per altri versi piuttosto completo, di una certa gravita'. L'editing è molto semplice ed efficace: si lista la linea, si porta il cursore nel punto da modificare e, una volta eseguite la variazioni (usando anche, se necessario, l'insert e il delete) si preme il RETURN; è possibile, con lo stesso sistema, cambiare anche il numero della linea per duplicarla. Manca il comando per cancellare blocchi di linee (p. es. DEL 100-200 per cancellare tutte le linee dalla 100 alla 200), ma è necessario cancellarle una alla volta (100 RETURN ecc.). Un punto di forza dell'8032, infine, è costituito dalla flessibilità e completezza della gestione del video: è possibile, ad esempio, la creazione di «finestre» di qualunque dimensione e posizione, l'inserimento e la cancellazione di una linea (con spostamento delle altre che seguono per riempire il vuoto o creare lo spazio), lo scroll (cioè il movimento di tutto il testo) verso l'alto o verso il basso. I comandi vengono impartiti portando, sotto il controllo del programma, il cursore nella posizione desiderata ed eseguendo print chr$(x), in cui x è un numero dal quale dipende la funzione da eseguire. Per annullare una finestra precedentemente creata, è necessario eseguire (o
programmare) due volte di seguito il comando HOME. Certo sarebbe ancor meglio se questi comandi fossero in una forma tale da poterli ricordare più facilmente, ma ci si può senza dubbio accontentare. Anzi, l'8032 è dotato di una gestione del video veramente di alto livello, di certo fra le migliori per un personal computer. L'istruzione (diretta o da programma) print chr$(142) consente l'accesso ai segni grafici, che divengono richiamabili con lo shift mentre il set delle maiuscole si sostituisce a quello delle minuscole: coesistono, dunque, maiuscole e segni grafici, ma non minuscole e segni grafici. Alcuni di questi, peraltro, non sono accessibili direttamente da tastiera ma solo come chr$ (quelli che nella serie 3000 

 

appaiono come shift del tastierino numerico); questo non ci sembra affatto un problema vista la comodità del fatto che lo shift non agisca sul numeric pad. Il print chr$(14) ripristina il funzionamento normale. Il set grafico può essere selezionato anche per mezzo di un
opportuno POKE; la differenza sta nel fatto che il chr$(142) ha anche l'effetto di eliminare lo spazio fra una riga e l'altra, consentendo la realizzazione di disegni «pieni» (come nella foto di apertura, ad esempio). E' stato aggiunto, rispetto alla serie 3000, un cicalino accessibile con il chr$(7): il suono, simile ad una specie di cinguettio, non ci piace anche perché di durata a nostro avviso eccessiva
(circa mezzo secondo). Avremmo preferito il classico «beep» che si può sempre ripetere più volte se si ha bisogno di una segnalazione di maggior lunghezza. Durante la scrittura, il cicalino si attiva automaticamente quando mancano cinque spazi alla fine di una linea; una funzione che, a dire il vero, non riteniamo di fondamentale utilità, tanto più che il cursore si arresta mentre viene emesso il cinguettio, quindi se si scrive con una certa rapidità può accadere di saltare delle lettere. Una cosa che sicuramente si apprezza, nell'uso, è la velocità del sistema e, particolarmente, della presentazione sul video.

Conclusioni
La serie 8000 rappresenta indubbiamente un significativo passo in avanti rispetto alla serie 3000. Il video da duemila caratteri, la tastiera ora finalmente standard «davvero», le possibilità del nuovo BASIC 4.0 e la flessibilità della gestione del video hanno potenziato le capacità del sistema aumentandone anche la praticità di uso. Il discorso vale non solo per l'unità centrale 8032, ma anche per il doppio driver 8050 (con DOS 2.5), capace di tenere in linea oltre un milione di caratteri, che fra le altre prestazioni esegue automaticamente (finalmente...) l'inizializzazione del disco introdotto.  Ci sono ovviamente dei difetti, dei quali abbiamo parlato nel testo: l'impressione che abbiamo, valutandoli nell'insieme, è che alla Commodore quando si studiano le macchine e i sistemi operativi si dica, ad un certo punto, basta senza aver voglia, dopo aver «fatto trenta», di «fare trentuno». E così, una macchina priva di grossi difetti di base si ritrova una serie di piccole pecche che in fase di studio sarebbe stato facile eliminare. Mettere su ROM un renumber, una segnalazione di file già esistente sarebbe costato pochissimo, ma avrebbe tolto al sistema limitazioni nelle quali l'utente può imbattersi con una certa frequenza.
Questo discorso non cambia la positività del giudizio sulla macchina, anche considerando il prezzo che ci pare più che ragionevole: due milioni e trecentomila lire per l'8032, altrettanto, grosso modo, per l'8050. Un megabyte e ottanta colonne per circa cinque milioni ci
sembrano un discorso decisamente molto interessante.

Marco Marinacci