Next | Previuos | Start |
di Andrea de Prisco
Eccolo qui, Signori e Signore ecco qui a
voi l'Atari 1040, tanto desiderato, tanto aspettato, tanto... Beh, non cominciamo subito con gli entusiasmi. Del resto il 1040 essendo molto simile al 520, dovrebbe essere gia' noto ai piu'. Di diverso, un drive dentro doppia faccia doppia densita' per un totale di 720 kappa formattati, un megabyte di memoria on line, l'alimentatore incorporato e non quelle orribili scatolette tanto Vic-eggianti (oh, pardon!), il sistema operativo dentro, su Rom, pre't-a'-porter. Per chi invece non conosce gia' il suo fratellino minore (provato sul numero 46 di MC) diremo che gli Atari della serie ST dispongono, ad un prezzo che |
|
rasenta l'incredibile, di una grafica da
leccarsi i baffi, la fantastica interfaccia utente Mac-like con
finestre, icone e appendice grigio-chiaro di nome mouse, un 16-32 bit
di nome 68000 e cognome Molorola (scusate se e' poco), una interfaccia
Midi per strumenti musicali Midi-compatibili, una interfaccia per hard
disk, il tutto, come dello, compreso nel prezzo. Gia', il prezzo: con quel poco che costa un Atari ST (in configurazione minima) rivolgendosi ad altri si e no otteniamo uno scarno 8 bit con un quarto della memoria ed un floppino da 200k. Magari ci restano 100 mila lire in tasca, ma sicuramente un ST non l'abbiamo mai visto. Andiamo, dunque, a incominciare... |
Estratto da MCMicrocomputer n° 56, Edizioni Technimedia, Roma
Autorizzazione alla pubblicazione concessa.